venerdì 1 novembre 2013

Il Cavallino

Forse non ci rendiamo conto di quanto siamo simili o comunque vicini al mondo animale.
E' vero Noi siamo quelli dotati di intelletto, della ragione,...siamo fortunati perchè  Dio ci donato la capacità del dialogo.
Forse è proprio questa la nostra disgrazia, porre davanti a tutto la ragione e un pensiero scaturito dal proprio intelletto che ci allontana da quella realtà fatta di sentimenti.
E allora, ci vuole un piccolo cavallino, agonizzante, con i suoi occhioni a farmi capire quanto la saggezza dell'uomo con la propria finta superiorità sul creato sia labile realmente dinanzi ai sentimenti.
Era disteso su un letto di paglia accudito, e voluto bene, ma vederlo in quello stato e senza potere fare nulla era disarmante, il sentirsi incapace di fare qualcosa ci riduce al nulla.
Pensi e ripensi, ma da quel momento triste tiri fuori solo una considerazione, per quanto ci consideriamo essere superiori, siamo il nulla di fronte la natura.
Avvicinato dalla madre gli odorava gli zoccoli, così come la madre cercava di farlo camminare invogliandolo a seguire il proprio galoppo, ma lui, il piccolino niente, non ce la faceva più a reggersi sulle zampe.
Senza dialogare, senza un verso, la madre infondeva nel piccolino tutto il coraggio e il suo affetto attraverso lo sguardo e profondi respiri che risuonavano sul campo.
Il cavallino alla fine non ce l'ha fatta, la madre è lì ora senza il suo piccolo.
Uno pensa, così è la natura, certo, ma trovo alquanto strano che la lezione sulla vita me la deve fare una coppia di cavalli.
La natura proprio perchè non è dotata di tutta la nostra scienza e coscienza vive forse al meglio la sfera affettiva e sentimentale. ( non so, ma sono libere considerazioni dettate da un profondo rispetto per essa)

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